Differenze tra bullismo e cyberbullismo
Le caratteristiche che distinguono il cyberbullismo dal bullismo sono dunque: Anonimato virtuale, caratteristica distintiva del cyberbullismo, che crea una disparità di potere tra bullo e vittima; facilita l’espressione di opinioni impopolari e contrarie al sentire comune (disinibisce); permette di sottrarsi alla legge e alle restrizioni previste dalla tutela dei diritti delle persone; riduce la capacità riflessiva sui propri valori comportamentali. Assenza di relazioni faccia a faccia: annulla l’interazione sociale mediata dal contatto visivo, dal tono della voce, ecc… sfavorendo la percezione delle reazioni della vittima. Tale depersonalizzazione implicita nell’uso delle nuove tecnologie e la distanza virtuale sono pericolose su 2 livelli: incrementano il “disimpegno morale”, concetto teorizzato da Bandura nel 1996, e riducono o annullano la capacità empatica nelle relazioni. Assenza di limiti di spazio e di tempo: potenzialmente si consuma ovunque e in ogni istante e questo rende difficoltoso individuare luoghi e tempi in cui tali dinamiche relazionali avvengono, con la conseguenza che il fenomeno appare meno riconoscibile e di più difficile gestione. Ripetitività o reiterazione dell’aggressione: un solo episodio, divulgato a migliaia di spettatori, ad esempio la pubblicazione di un video su YouTube, può arrecare un potenziale danno alla vittima anche senza la sua ripetizione nel tempo, poiché il video è sempre disponibile e può essere visto da migliaia di persone in tempi diversi. Lo stesso contenuto offensivo divulgato da un bullo può essere diffuso a cascata tra i riceventi, eventualmente anche non implicati nella relazione bullo-vittima. Non è quindi necessario che l’atto offensivo venga ripetuto dallo stesso aggressore nel tempo: una vasta platea di spettatori potrà comunque amplificare l’effetto dell’aggressione, con risultati devastanti per la vittima. Squilibrio di potere: nel bullismo tradizionale l’asimmetria di potere è data dallo squilibrio nella forza fisica tra bullo e vittima o da una supremazia numerica o psicologica nei confronti della vittima. Nel bullismo elettronico, invece, anche una sola persona, nel chiuso della propria stanza e senza particolari doti fisiche, può compiere atti di bullismo su un numero illimitato di vittime con poche operazioni telematiche.
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